Riportiamo l’importante contributo di Luigi De Biasio sul Santo Officio di Aquileia e Concordia.
L’interesse degli studiosi per il materiale documentario conservato nell’archivio del S. Officio a Udine si manifestò già sul finire del secolo scorso. Furono, allora, alcuni cultori di storia locale che, muovendo da prospettive di ricerca assai differenti, vi dedicarono alcuni lavori di notevole rilievo ([1]).
L’opera più significativa fu quella di Antonio Battistella che diede l’avvio ad una serie di studi sulla Riforma in Friuli ([2]). Nessuno, tuttavia, potè attingere alla fonte archivistica originaria, perché gli ambienti della Curia udinese erano contrari ad una consultazione diretta dei documenti. Tutti si sono dovuti limitare all’analisi del regesto dei primi mille processi inquisitoriali, conservato già allora, inspiegabilmente, nella biblioteca civica di Udine ([3]).
Nel 1951, Pio Paschini, sviluppando una sua precedente ricerca ([4]), riprese in esame il problema della diffusione dell’eresia protestante nella diocesi di Aquileia ([5]). Anch’egli però, pur avendo potuto prendere in visione due manoscritti che contengono gli epistolari dei due vicari patriarcali che ressero la diocesi aquileiese durante la seconda metà del Cinquecento, Jacopo Maracco e Paolo Bisanti, ignorò completamente gli atti processuali dell’Inquisizione udinese.
[1] G. MARCOTTI, Donne e monache. Curiosità, Firenze 1884; V. OSTERMANN, La vita in Friuli. Usi, costumi, credenze, pregiudizi e superstizioni popolari, Udine 1894; A. LAZZARINI, Leggende friulane, Udine 1915.
[2] A. BATTISTELLA, Il S. Officio e la riforma religiosa in Friuli. Appunti storici documentati, Udine 1895; A. BATTISTELLA, Brevi note sul S. Officio e sulla riforma religiosa in Friuli, Udine 1903; A. BATTISTELLA, Un temuto ritorno del Vergerio in Friuli, in “Archivio Veneto Tridentino”, VIII (1925) pp. 183-204.
[3] Biblioteca Civica di Udine (B.C.U.), Ms. 916, “Novus liber causarum S. Officii Aquileiae, regestum scilicet denunciatorum, sponte comparitorum, atque per sententiam, vel aliter expeditorum, ab anno 1551 usque ad annum 1647 inclusive1‘.
[4] P. PASCHINI, Riforma e Controriforma al confine nord-orientale dell’Italia, in “L’Arcadia. Atti dell’Accademia per l’anno 1919 e scritti per i soci”, IV (1923) pp. 321-338.
[5] P. PASCHINI, Eresia e riforma cattolica al confine nord-orientale d’Italia, Roma 1951.